mercoledì 25 settembre 2024

Il potere creativo della parola



La «retta parola» è un noto insegnamento del Buddha: la parola favorisce saggezza e armonia, ma anche confusione e odio, quindi il saggio deve usarla per il bene di tutti, con compassione. E la frase «in principio era il Verbo» è tra le più celebri della Bibbia: Dio creò il mondo attraverso la parola, con la sua voce: «Dio disse… e così fu.». Fece l’ uomo a sua immagine, facendogli il dono più grande, che lo distinse da ogni altra creatura: la parola. Queste storie insegnano che la parola è sacra, potente. Il verbo «dire» è tra i più belli in italiano poiché il dire e il creare sono connessi! Le parole infatti creano il mondo con la forza della chiarezza: inducono alla comprensione della realtà in cui viviamo, e India, Grecia e Roma, ove erano credute magiche, generarono oratori formidabili come il Buddha, Platone, Aristotele, Cicerone e Cesare, capaci di argomentare splendidamente e profondamente, ma oggi pur nell’ era della conoscenza si comunica impropriamente: spesso a vuoto o per plagiare, poiché il linguaggio si può usare invano o per interesse personale anziché per consapevolezza. La parola è ormai forma senza sostanza per i comuni e un’ arma per i potenti: si parla senza pensare o per manomettere.

Come persone, possiamo essere e fare di tutto, ma nessuno deve mai parlare a vuoto, scorrettamente o con parole di altri: la parola ha il potere di stimolare la nostra mente, dare forma a noi stessi trovando la nostra vera natura. Sta a noi ridarle il suo preciso significato.

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